Blog

da www.progettoarca.org

Social-market-Bacoli

Uno spazio dove persone e famiglie indigenti potranno recarsi a fare la spesa, come in un comune negozio. Con una differenza, però.
Per pagare non serviranno soldi, ma donazioni di tempo per attività utili alla comunità.

E’ il Social Market che La Casetta onlus, con il sostegno di Progetto Arca, sta per aprire a Bacoli, in provincia di Napoli, e si baserà sul dono reciproco per creare reti di mutuo aiuto. Un emporio solidale sì, ma diverso dai tanti che si sono diffusi un po’ ovunque negli ultimi anni. Chi riceve darà anche qualcosa in cambio, secondo una logica simile a quella della banca del tempo.

L’idea è che a ogni prodotto “in vendita” venga assegnato un valore in punti in proporzione al suo valore economico e che ogni acquisto effettuato attivi un debito in termini di ore di volontariato a favore della collettività. Il tutto contabilizzato su una tessera ricaricabile.

Ogni famiglia potrà fare una spesa mensile di 80 punti del valore di 30 euro, in cambio di due ore del suo tempo che, a seconda delle attitudini e delle disponibilità, potranno essere impiegate nella pulizia di aree verdi pubbliche, per assistere e fare compagnia a persone anziane o sole, o per dare supporto ai genitori che lavorano, ritirando i figli all’uscita da scuola.

In questa prima fase, potranno fare la spesa al Social Market circa un’ottantina di famiglie, individuate dai servizi sociali, ma l’intenzione degli organizzatori è quella di raggiungere col tempo un’utenza più ampia. “Molto dipenderà dagli accordi che riusciremo a stringere con la grande distribuzione organizzata e con i piccoli supermercati locali, da cui le prime donazioni stanno cominciando ad arrivare”.

Il paniere del Social Market comprenderà soprattutto generi alimentari di prima necessità non deperibili, prodotti per la cura della persona e per l’igiene della casa, e articoli per la prima infanzia come pannolini, biberon e alimenti per la crescita e lo svezzamento.
Durante la spesa, un volontario accompagnerà la famiglia aiutandola a comporre un carrello equilibrato, nell’ottica di un’educazione all’acquisto che incoraggi un risparmio responsabile e una corretta dieta alimentare.

Commenta Mariano Boccia dell’associazione La Casetta onlus: “Questa è una nuova visione del servizio che mira al superamento della semplice logica assistenzialista e pone al centro uno scambio reciproco che renda attivo colui che riceve assistenza e che punti, sempre di più, alla creazione dell’indipendenza dell’individuo”.

Da VolontariatOggi

di Raffaele Picilli e Mariano Boccia

 

Secondo l’Istat, un italiano su 4 è a rischio povertà o esclusione, il 14% ha arretrati per mutuo, affitto e bollette. Sei milioni di persone non mangiano adeguatamente e una famiglia su due percepisce un reddito netto non superiore a 2.000 euro. Al Sud, quasi la metà dei residenti risulta a rischio povertà o esclusione sociale (45,6%), contro il 22,1% del Centro e il 17,9% del Nord. Sono in difficoltà soprattutto i monogenitori, le coppie con tre o più figli, chi vive in famiglie con cinque o più componenti e i nuclei monoreddito. Dati che sembrano irreali per chi non vive a contatto con le marginalità.
Cosa può fare il Terzo Settore per intervenire e supportare, in maniera dignitosa e “intelligente” chi ha bisogno di beni di prima necessità?
In questi mesi si sta parlato molto di social market, spazi aperti da organizzazioni di volontariato nei quali persone in difficoltà possono recarsi a fare la spesa, gratis, come in un comune negozio. A Bacoli, in provincia di Napoli, un’associazione di volontariato, La Casetta Onlus, ha deciso di modificare questo sistema di distribuzione e chiedere “qualcosa in cambio”. Nel loro nuovo Social Market, che sarà operativo nel giro di alcuni mesi, per pagare le merci non occorreranno soldi, ma donazioni di “tempo”. Agli utenti sarà chiesto di donare parte del loro tempo alla Comunità, secondo possibilità e competenze. L’obiettivo è quello di favorire l’emersione da situazioni di disagio attraverso la promozione della solidarietà e del volontariato tra famiglie e la costruzione di reti di mutuo aiuto, con un’attenzione particolare ai temi dell’educazione alimentare e del risparmio responsabile.
Anna Gallo, presidente della Casetta onlus ha dichiarato: “questa è una nuova visione del servizio che mira al superamento della semplice logica assistenzialista e pone al centro uno scambio reciproco che renda attivo colui che riceve assistenza e che punti, sempre di più, alla creazione dell’indipendenza dell’individuo”.
Ogni acquisto effettuato presso il Social Market attiverà dei debiti in termini di ore di volontariato che gli utenti si impegneranno a svolgere a favore della Comunità. Si cercherà di barattare la spesa mensile, del valore di ottanta euro con due ore di volontariato che a seconda delle attitudini personali, potranno essere impiegate in attività come il giardinaggio, l’assistenza al doposcuola per minori, pulizie domestiche o compagnia ad anziani e persone sole. Ai clienti del Market saranno offerti anche corsi di formazione gratuiti per migliorare le loro capacità lavorative e gestionali. Non solo aiuto immediato ma anche speranza per il futuro.

CAMBIA IL LORO MONDO. CAMBIA IL TUO. COSÌ CAMBIA TUTTO