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Ascoltare, sostenere e accompagnare per mano, lì dove c’è bisogno. Prova a fare questo lo sportello di mediazione culturale de “La Casetta Onlus” a Bacoli. Forse è poco, sicuramente non basta, ma è una risposta. Una risposta di chi non vuole arrendersi alla profonda angoscia e al senso di impotenza che nelle ultime settimane colpisce l’opinione pubblica internazionale di fronte al dramma dell’immigrazione. Le tragedie in mare, la necessità di fuggire, le torture, gli stenti. E poi l’intolleranza, i problemi nell’accoglienza. Cosa fare allora? Come trasformare il dolore in qualcosa di concreto?

La risposta de La Casetta è solo una, mettere al centro la persona, non l’immigrato considerato come problema o come numero su cui ragionare. Aprire le porte per capire chi si ha di fronte e provare ad accoglierlo nel migliore dei modi. Lo fa ogni giorno una mediatrice specializzata, ascolta gli stranieri che si recano al centro di via Cappella. Ascolta le loro storie, i loro problemi, i loro bisogni. Si parte dalla lingua per poi affrontare questioni diverse: documenti, assistenza sanitaria, scuola, fino al sostegno per chi è vittima di violenza. Sono tante le persone accolte, tante le loro storie. Molte provengono dall’est Europa, poi ci sono anche persone di origine africana e persino figli di immigrati, nati e cresciuti in Italia, a testimoniare quanto sia lento il percorso di integrazione.

Tutti i giorni feriali, dalle 15 alle 17, le porte sono aperte. Lo sportello di mediazione culturale è pronto ad accogliere ed incontrare, ma i bisogni sono tanti e aiutare tutti non è facile. «Noi de La Casetta tendiamo una mano, costruendo, non muri, ma ponti per questi nostri fratelli – dichiara la presidente dell’associazione Anna Gilda Gallo – Con tutti i nostri volontari siamo impegnati a creare una società multiculturale, che consideri normali i vari modi di comportarsi, così come le differenze culturali e religiose. Il principio fondamentale per noi è che esiste al modo una sola razza: l’umanità». La porta è sempre aperta anche a chi voglia offrire il proprio aiuto. Sul sitowww.lacasettaonlus.it si possono trovare maggiori dettagli sulle attività dell’associazione.

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Quante volte sarà capitato. Trovarsi di fronte qualcuno che chiede una donazione, un aiuto e rispondere in maniera sbrigativa, quasi intimorita. È proprio questo ordine di cose che va cambiato. Lo pensa “La Casetta Onlus”, associazione di volontariato che a Bacoli opera quotidianamente accanto a chi ha maggiore bisogno di un sostegno. Rovesciare, quindi, l’idea di dono, oggi spesso inteso come un semplice dare qualcosa, in maniera anche estemporanea. L’obiettivo de “La Casetta” è piuttosto quello creare un diverso tipo di rapporto con il donatore, basato sulla conoscenza e sulla condivisione; superare le logiche del chiedere – ottenere, così come quella comprensibile diffidenza che talvolta accompagna la scelta di dare un contributo.

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L’idea nasce proprio da un dono. Una nuova fotocopiatrice recentemente recapitata a “La Casetta”. Lo strumento, prezioso per le tante attività, è stato accolto con entusiasmo. Così Anna Gilda Gallo, presidente dell’associazione, ha voluto scrivere un’accorata lettera di ringraziamento, andando oltre le pure formalità. «Troppo spesso oggi chi dona resta distaccato, perché ha paura che in futuro qualcuno possa nuovamente bussare alla sua porta per chiedere aiuto, ma non è così – ha spiegato la presidente – Il dono è qualcosa di diverso, è uno scambio che apre tante possibilità da entrambe le parti. Per questo occorre un cambio di mentalità, creando un rapporto vero, basato sulla fiducia e sulla gratitudine».

Un rapporto che già oggi l’associazione cerca di costruire e mantenere con i donatori. Le forme di sostegno sono tante, come riportato chiaramente sul sito internet www.lacasettaonlus.it. C’è chi decide di donare il proprio tempo, diventando volontario ed è anche grazie a lui che il centro ogni giorno apre le proprie porte. Poi ci sono piccoli imprenditori del territorio, aziende più grandi pronte a dare un aiuto quando serve, per finire con famiglie che mensilmente offrono il proprio contributo. Grazie a loro “La Casetta” riesce a portare avanti il proprio lavoro, cercando di crescere ed offrire un sostegno sempre maggiore. Per questo le porte restano aperte, c’è sempre bisogno di aiuto.

 

Ufficio Stampa

La Casetta Onlus

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